Brexit
Dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito è ufficialmente uscito dall’Unione Europea, diventando a tutti gli effetti uno Stato extra-Ue: di conseguenza le cessioni e gli acquisti di beni non sono più considerati operazioni intracomunitarie bensì esportazioni e importazioni.
Le cessioni di beni, come tutte le esportazioni dell’UE verso i Paesi extra UE, dovranno essere fatturate come esportazioni “Non imponibili ai sensi dell’art.8 comma 1 (lett. a o b) ex DPR 633/1972” e necessitano di una dichiarazione doganale di esportazione per la prova dell’uscita delle merci dall’UE.
Gli acquisti di beni, allo stesso modo, diventano vere e proprie operazioni di importazione, di cui deve essere registrata la fattura solo in contabilità generale e la bolletta doganale di importazione sul registro iva acquisti per la detrazione dell’IVA.
Inoltre, diversamente da come avveniva prima del 31/12/2020, per le operazioni di cessioni ed acquisti di beni UE – UK non sarà più necessario presentare il modello intrastat, dato che si tratta di operazioni extra UE.
In merito agli sgravi daziari, Unione Europea e Regno Unito hanno stipulato un Accordo di libero scambio, che prevede la non applicazione di dazi all’importazione per merci originarie da UE e UK.
Per beneficiare di tale esenzione è necessario che le merci soddisfino i requisiti di “Origine Preferenziale”:
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Prodotti interamente ottenuti
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Prodotti trasformati con materiale interamente EU o UK
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Prodotti trasformati con componenti non di origine preferenziale, ma la cui lavorazione è ritenuta idonea al conferimento dell’origine preferenziale.
N.B.: Molti clienti inglesi richiedono che venga riportato il numero di registrazione al sistema REX nella dichiarazione di origine sulla documentazione commerciale, per certificare l’origine delle merci.